Vienna, la città imperiale – Seconda parte

Nota: Prima di leggere questa seconda parte, ti consiglio di leggere la prima parte del racconto se ancora non l’hai fatto.
ShonbrunnSabato 26 Agosto la mattina a Vienna è piena di sole, decidiamo quindi che è il momento giusto per andare a Schonbrunn. Il castello barocco di Schonbrunn era la residenza imperiale estiva. Qui vi soggiornò l’imperatrice Maria Teresa, così come Francesco Giuseppe che vi nacque e morì. Anche Napoleone, nel 1805 vi soggiornò. Prendendo la linea U4 della metropolitana in direzione Hutteldorf, si scende proprio alla fermata Schonbrunn. Arrivati all’ingresso, ci accorgiamo che non siamo gli unici ad aver pensato di andare al castello: una fila abbastanza lunga ci attendeva! Così, dopo aver fatto i biglietti ed un giro preliminare nel giardino, andiamo a visitare le 40 stanze imperiali aperte al pubblico. Anche in questo caso, come quando abbiamo visitato gli appartamenti imperiali al palazzo Hofburg, l’emozione è stata fortissima.

Fra le stanze visitate, alcuni particolari che ricordo ancora bene sono: la semplice stanza da letto di Francesco Giuseppe, il letto dove morì nel 1918; la stanza di Elisabetta dedicata alla cura del corpo e allo sport; il salone di ricevimento di Elisabetta dove erano appesi i ritratti a pastello dei figli di Maria Teresa e dove c’era l’orologio a quadrante invertito che poteva essere letto dallo specchio; la bellissima sala degli specchi, nella quale Maria Teresa assisteva al giuramento dei propri ministri e dove, a soli 6 anni, suonò W.A.Mozart; il salone blu, da dove Carlo I firmò la propria abdicazione dando origine alla Repubblica austriaca; il salotto privato di Maria Teresa dedicato al defunto marito Francesco Stefano; la camera dove soggiornò Napoleone. Usciti dalle sale imperiali ci dirigiamo verso un’ala del castello da dove i pasticcieri del Wien Cafè ogni ora danno dimostrazioni pratiche su come si prepara la mitica Apfel Strudel. Veniamo omaggiati anche di un pezzo della torta. Dopo questa piacevole esperienza, ci addentriano nello splendido parco del castello. I giardini barocchi in stile francese si estendono su una superficie enorme ed è un piacere passeggiare all’aria aperta fra un arcobaleno di colori. Visitiamo anche il bel giardino del principe ereditario, adiacente al castello, col suo romantico pergolato. Spingendoci più all’interno del parco, e superata la fontana di Nettuno, iniziamo una ripida salita a serpentina verso il portico neoclassico sulla collina della Gloriette. Dalla sommità del portico è possibile godere di una magnifica vista sull’intero parco. Ritornando verso il castello, facciamo un giro nel labirinto con piattaforma panoramica creato ad hoc per far giocare grandi e piccini. E’ passata un’altra giornata, e, stanchi come al solito, ritorniamo al nostro albergo per riprenderci in vista delle tappe previste per il giorno successivo.
Domenica 27 Agosto decidiamo di girovagare per le chiese della città. Così, la nostra prima tappa obbligata è a Stephan Platz da dove è possibile vedere la cattedrale di Santo Stefano (Stephansdom). Questa chiesa è tra le più significative costruzioni dell’età gotica ed è testimone di otto secoli di storia e di evoluzione dell’arte europea. La visitiamo sia dall’interno che lungo tutto il perimetro esterno: bella e imponente. Nella Piazza di Santo Stefano ci abbandoniamo ai piaceri del palato gustando una magnifica fetta di torta Sacher dentro una Konditorei (pasticceria) in prossimità della cattedrale. Proseguiamo il nostro itinerario per la Vienna antica prendendo la Rotenturnstrasse e arrivando a piazza Hoher Markt, la piazza più antica della città, dove è possibile ammirare l’Ankeruhr, l’orologio a carillon celebre per la sua parata di personaggi storici. E’ emozionante pensare che, sotto questa piazza, si trovano i resti arcgeologici di Vindobona, la Vienna romana. Andando avanti, visitiamo soltanto dall’esterno, perchè non accessibili in quel momento, le chiese di San Ruperto e Maria am Gestade, ed arriviamo alla grande piazza Am Hof circondata da edifici monumentali e al cui centro si trova la colonna corinzia della vergine. Qui è presente la chiesa dei gesuiti “Kirche zu den Neun Choren der Engel“, una bella chiesa con la sua facciata barocca. Dal balcone dell’atrio d’ingresso avvennero notevoli eventi storici, come la benedizione urbi et orbi di Pio VI nel 1782 oppure l’annuncio della fine del Sacro Romano Impero germanico di Federico II. All’interno la chiesa è molto semplice, con colori bianchi e dorati: da notare la bella tribuna dell’organo. Lasciamo piazza Am Hof e proseguiamo il nostro itinerario che ci porta dritti alla bellissima e piccola Peterskirche. La chiesa di San Pietro presenta, seppur in forma molto ridotta, diversi elementi architettonici della basilica di San Pietro a Roma. Entriamo all’interno a dare uno sguardo, ma c’è la messa, quindi non riusciamo a visitarla bene. Da Peterschirke, percorriamo il Graben per tornare al punto di partenza: Stephansplatz. Il Graben è una larga strada, quasi una piazza, sempre affollato di viennesi e turisti, meta prediletta per chi ama passeggiare per i negozi più prestigiosi. Al centro si trova la colonna barocca Pestsaule eretta a ricordo della pestilenza del 1679. Verso le ore 14 finalmente ci fermiamo per una pausa pranzo, e dopo riprendiamo il nostro percorso, destinazione: Michaeler Platz. In questa piazza, furono scoperti resti di un insediamento romano, tuttora visibili protetti da un muretto di pietra. La piazza è molto bella: da un lato è possibile vedere la chiesa di San Michele, antica parrocchia imperiale; dal lato occidentale, invece, sorge l’Adolf-Loos-Haus edificio residenziale e commerciale; al centro troviamo lo splendido ingresso per il palazzo Hofburg. Prendiamo la metropolitana e arriviamo a Karlsplatz, da dove, attraversando il Kartner ring e Schwarzenberg-platz arriviamo a Karlskirche, l’edificio sacro barocco più sacro di Vienna dedicato a San Carlo Borromeo. Da notare l’iscrizione latina sul portico che riporta le parole pronunciate da Carlo VI alla fine della pestilenza: “Ho adempiuto al mio voto al cospetto di coloro che temono il Signore”. Belle le colonne trionfali sistemate ai lati della facciata, ispirate da quelle di Traiano a Roma. All’interno la chiesa è molto luminosa, grazie alle grandi finestre della cupola e sono presenti numerosi affreschi di diversi artisti e un altare molto sfarzoso. Uscendo dalla chiesa, la nostra curiosità ci spinge ad andare a vedere il padiglione della Secession non lontano da lì. L’edificio, simbolo della Secessione, si distingue per la sua cupola rivestita di foglie d’alloro in bronzo dorato che fu soprannominata “cavolo d’oro” dal popolo viennese. La sera decidiamo di passarla a Rathaus Platz (Piazza Municipio) dove, ogni sera, organizzano grandi serate con maxischermo per godersi splendidi concerti. Quella sera abbiamo assistito alla Traviata di Giuseppe Verdi: magnifica! Lunedì 28 Agosto abbiamo quasi esaurito tutti i luoghi che ci eravamo prefissati di vedere, ci resta soltanto il Belvedere. Così, al mattino, prendiamo la linea U1 della metropolitana e, questa volta, scendiamo a Sudtiroler Platz. Da qui, dopo circa 5 minuti a piedi arriviamo al Belvedere Inferiore. Purtroppo, però, abbiamo una brutta sorpresa: essendo lunedì, gli edifici interni sono chiusi e comunque nei giardini sono in corso dei lavori. Quindi, non riusciamo ad apprezzare in pieno nemmeno lo splendore dei giardini, che comunque non hanno niente a che vedere con quelli del bellissimo parco di Schonbrunn. La nostra visita, fra i due castelli barocchi del Belvedere Superiore e Inferiore dura quindi poco. Il resto della giornata lo passiamo nei negozi di souvenir presenti lungo la strada che porta da Karlsplatz a Stephansplatz, per comprare qualche regalino da portare ad amici e familiari. Martedì 29 Agosto ritorniamo a casa, contenti di quello che abbiamo visto e dei magici momenti vissuti: la piccola città di Vienna, grande capitale dell’impero asburgico come altre città che ho visitato in passato mi è rimasta nel cuore, e come in passato sono stato un pò parigino, un pò newyorkese, un pò catalano… oggi mi sento anche un pò viennese!

Giovanni Fiorenza

Ingegnere Elettronico, amante del mondo digitale e delle nuove tecnologie. I miei interessi principali sono: Web Design, Social Media Marketing, SEO, Joomla, Wordpress, Open Source ed Ecommerce. Appassionato delle grandi aziende tecnologiche quali Google, Microsoft, Apple e alle loro storie di successo.

2 opinioni su “Vienna, la città imperiale – Seconda parte

  1. Il sito è perfetto ma, secondo me, manca un pò di colore, cioè è troppo classico, troppo raffinato. Comunque complimenti.

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